Il Duo dei Cantastorie

 


GLI SPETTACOLI



SPETTACOLO  DEI  CANTASTORIE
PIAZZA E GAMBERO


Caratteristiche dello spettacolo dei CANTASTORIE:

Il modo di fare spettacolo dei cantastorie non è studiato, non segue uno schema fisso, ma nasce nel momento in cui c’è il contatto col pubblico, in base alla situazione, al luogo, alle esigenze dello spettacolo. Con l’esperienza che ha il cantastorie cerca di adeguarsi alle circostanze, di catturare l’attenzione di chi gli sta davanti e questo lo fa senza seguire uno schema ma improvvisando col suo stile personale e con i mezzi che ha a disposizione. Parlare in rima, introdurre argomenti attuali è coinvolgente; la musica viene usata come attrazione e anche come intermezzo tra una storia e l’altra. Anche l’abbigliamento fa scena: per esempio il bolognese Ragni si metteva in testa una tuba con una “saracca” infilata sopra “simbolo della miseria” diceva lui; Piazza Marino aveva in testa una bombetta nera ornata con una striscia disegnata e riusciva a far ballare il cappello in testa con in muscoli della fronte e diceva: “Finchè si muove il cappello il mondo è sempre più bello”. Prendere in giro la ricchezza e la miseria era, anche in passato, un modo per sorridere sulla condizione umana e sui problemi della vita. Tutto è legato quindi alla personalità del cantastorie, all’affiatamento se lavora in gruppo e al repertorio che ha a disposizione. Seguire e assecondare le reazioni del pubblico, trovare gli argomenti più adatti, parlare con un linguaggio chiaro ed espressivo di fatti e sentimenti che toccano da vicino facendone poesie, drammi, canzoni: è la ricetta di sempre.

Lo spettacolo del DUO DEI CANTASTORIE e' composto di musica, zirudelle, contrasti, fatti, canzoni. Tra le canzoni ci sono:

1)  quelle del repertorio tradizionale dei cantastorie emiliani,

2) quelle originali composte da Piazza e Gamberini che raccontano  gli avvenimenti e la vita di oggi,

3) quelle dei cantautori attuali liberamente riprese ed intepretate
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Dina Boldrini e Gianni Molinari

Dina Boldrini e Gianni Molinari


Dina Boldrini l'ultima Cantastorie della tradizione bolognese e modenese, qui in compagnia del figlio Gianni Molinari, che continua la tradizione di famiglia cominciata con il nonno Boldrini Adelmo Cantastorie collega di Piazza Marino.

Il CantaFiabe

Belinda e il mostro    
 

La Compagnia Teatro dei Burattini "La Garisenda" presenta:

"BELINDA E IL MOSTRO"
da un’idea di Pierluigi Foschi e Giuliano Piazza

L’azione teatrale si sviluppa su tre livelli: la musica ed il canto, la raffigurazione degli eventi attraverso i quadri, il teatro dei Burattini.

Il cantastorie, fin dai tempi più antichi si fermava in una piazza, all'angolo di una strada, in un mercato, e lì incominciava a cantare e a narrare, e tutti si radunavano ad ascoltare. Intorno al cantastorie si formava il "treppo", costituendo un palcoscenico naturale: e poi cominciava la magia. Cronista, saltimbanco, poeta e musicista, il cantastorie sapeva esser tutto ed anche di più perché conosceva la gente.

Il Burattinaio, custode di una sapienza antica, dava il meglio della sua creatività nelle stesse piazze, a medesimi angoli delle strade, negli stessi mercati, coniugando il teatro di figura con le radici della commedia dell’arte. E anche lui conosceva la gente.

Oggi quelle due antiche tradizioni si fondono per dar vita ad uno spettacolo spontaneo e universale, basato sul linguaggio del popolo, adatto a suscitare emozioni e sentimenti in tutte le età.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Pier Luigi Foschi  e Stefano Perillo
Compagnia Teatro dei Burattini Tel 338.2709023 340.4807159
"La Garisenda" - Bologna
e.mail : sganapigi@aliceposta.it  -  slperil@libero.it

INFORMAZIONI TECNICHE

Numero totale persone: Due attori + un tecnico
Pubblico:
Lo spettacolo è adatto per tutte le età, a partire dai 4 anni.
Durata:
60 minuti
Lingua:
Italiano (a partire da Settembre 2003 Spagnolo)
Spazio: La performance trova la sua naturale presentazione in piazze, strade, teatri. Lo spazio occupato, adattabile alla conformazione del luogo, è di 3x3 m. Non necessita di palco.
Non necessita di buio.
Luci: Presa domestica 220V 3 KW - In alternativa presa industriale 380v









Disegno de Il Cantastorie
Raduno Cantastorie

Il Treppo
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Il Lunario
Bolognese


LUNARI E BARBANERA
Sono libretti tascabili,  popolari, alla portata di tutti, la cui prima pubblicazione risale addirittura all’anno 1762, vademecum che raccoglievano informazioni utili per i coltivatori diretti ed anche per chi viveva in citta' o in paese,  da consultare durante l’anno: c’era il calendario, con le fasi lunari, le previsioni del tempo, le fiere e i mercati, i lavori da fare nei campi nelle varie stagioni
 




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